Negli ultimi decenni il mercato verso il Salento delle vacanze della terza età, risulta tra i più interessanti e continua a segnalare un trend in forte sviluppo, soprattutto alla volta di Santa Maria di Leuca. Nonostante il fenomeno del turismo di questa fascia d’età, resti tra i meno conosciuti sia in termini quantitativi che qualitativi, Santa Maria di Leuca è una località che in primavera richiama sempre un gran numero di turisti. Oggi è una cittadina appartenente al Comune di Castrigano del Capo, mentre in passato era divisa tra il comune di Gagliano del Capo, per la parte ove sorge il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, e il Comune di Castrignano del Capo, per la parte compresa tra punta Ristola e Punta Meliso. Per quanto concerne il territorio, bisogna precisare che per Santa Maria di Leuca si intende solo la zona situata sul promontorio ove si trovano la Basilica ed il faro, mentre la Marina di Leuca si estende nella parte bassa e ricomprende la zona tra punta Meliso e punta Ristola.
Nella consapevolezza che si sta fortunatamente affermando un nuovo concetto di terza età, che contrasta il vecchio stereotipo dell’anziano debole, indifeso e inattivo, marzo sarà il periodo perfetto per una visita alle bellezze artistiche di questa cittadina sul tacco d’Italia. L’immagine dell’anziano a Santa Maria di Leuca, è vista come una figura nuova, fresca, di anziani al passo con i tempi e che amano viaggiare, conoscere e divertirsi. Oggi numerosi soggiorni di vacanza a Santa Maria di Leuca prevedono la realizzazione di una serie di attività volte da una parte a garantire e migliorare il benessere psicofisico dell’anziano, dall’altra a favorire percorsi di socializzazione, condivisione di esperienze ed accrescimento culturale. Quando ancora non è cominciato il soffocante caldo estivo, e ancora le strade non sono affollatissime di turisti, la visita alla cittadina può avere inizio dal Santuario di Santa Maria di Leuca, conosciuto anche con il nome di Santa Maria De Finibus Terrae. L’edificio venne costruito sul luogo ove un tempo sorgeva un tempio dedicato alla dea Minerva, probabilmente nei primi anni della diffusione del Cristianesimo, in concomitanza della visita di San Pietro il quale, prima di giungere a Roma, si fermò in questi luoghi: lungo il viale che porta alla Basilica è possibile ammirare anche la Croce Pietrina, testimonianza appunto del passaggio del Santo. Nel piazzale si può vedere la colonna Mariana che risale al 1694, e fu opera di Filiberto Aierbo d’Aragona; su di essa è stata collocata una Madonnina in preghiera. Sempre nel piazzale si trova la croce monumentale in ricordo del pellegrinaggio diocesano del 21 ottobre 1901 con, ai lati quattro iscrizioni inneggianti a Cristo Redentore.
Numerose sono le leggende che aleggiano su Santa Maria di leuca, e che farà piacere ascoltare all’anziano: pare che a Santa Maria di Leuca sia approdato anche Enea oltre San Pietro: è alla sua opera di evangelizzazione che sarebbe legata la nascita del nome di Santa Maria di Leuca. Stando ad altre fonti, sempre “mitologiche”, il nome della frazione deriverebbe invece dalla sirena Leucasia, che coi suoi canti magici ammaliava i marinai.
Marzo risulterà il mese perfetto, per l’anziano che vorrà visitare la Torre Vecchia, fatta costruire nel ‘500 da Andrea Gonzaga e rinominata nell’800 Torre dell’Omomorto, un capolavoro di architettura. Certo anche il Faro situato sulla Punta Meliso , e le splendide ville di Leuca saranno da non perdere: per esempio Villa Episcopo, detta anche La Pagoda, costruita in stile orientale, è senza dubbio un affascinante meta per gli anziani; anche Villa Daniele-Romasi del 1880 apparirà bellissima: è detta La Nave per la forma che la rende appunto simile ad un’imbarcazione; infine la splendida Villa Mallacqua, in stile neogotico.
Numerosi punti informativi forniranno agli anziani tutte le informazioni utili per una scelta consapevole del soggiorno: dalla descrizione della località, alle potenzialità di una certa struttura, fino ai servizi offerti ed alle attività proposte. Per esempio, si scoprirà che grazie alle visite guidate che fin dal mese di marzo vengono organizzate, sarà possibile visitare, tra il verde della pineta,la Cascata Monumentale, opera che segna le strutture terminali dell’Acquedotto pugliese. Anche le grotte che costeggiano il litorale saranno una bella meta per gli anziani: tra esse si devono citare la Grotta Porcinara che sulle pareti reca iscrizioni a Giove, la Grotta del Diavolo situata su Punta Ristora, la Grotta delle Tre Porte e la Grotta del Drago così detta per la roccia sporgente che assomiglia alla testa di un drago.
Santa Maria di Leuca, per gli anziani in marzo è una località di forte richiamo turistico a livello internazionale, non solo per la particolarità delle acque termali della vicina Santa Cesarea Terme, ma anche per l’importante testimonianza culturale, artistica e naturalistica della cittadina e dei suoi dintorni. Di particolare interesse il centro storico.
Santa Maria di Leuca in primavera è perfetta per coloro per i quali l’età della pensione non è altro che una seconda giovinezza o meglio, un modo diverso di essere giovani. La cittadina farà di tutto per rendere gli anziani protagonisti attivi della loro vacanza e non spettatori di un pacchetto preconfezionato. Santa Maria di Leuca, con i numerosi operatori turistici che la carattrizzano, crede moltissimo nel turismo sociale come turismo “creatore di società”, ossia aperto a tutti, non discriminante, inclusivo che poissa dare a tutti l’opportunità di accedere a una indimenticabile vacanza.