La dimensione marittima costituisce per il Salento un elemento in primo luogo di identità culturale, che storicamente ha proiettato il territorio costiero e le comunità residenti verso il Mediterraneo ed il suo complesso sistema di relazioni.
Sempre più numerosi sono i turisti, che arrivano da ogni parte d’Italia: oggi si viaggia anche per visitare paesini mai visti che sanno nascondere arte e cultura ma anche, e soprattutto, si visitano le feste e le sagre in cui ammirare fedi e devozioni particolari e in cui gustare le specialità culinarie del luogo.
Barbarano è una ridente località Salentina nota per la sua selvaggia bellezza da scoprire poco a poco, con una fitta macchia mediterranea che circonda le campagne adiacenti, e lunghespiagge assolate e sabbiose, alle marine.
Le acque dello Ionio calme e limpide ogni anno sanno sempre conquistare un numero maggiore di turisti.
La piccolissima Barbarano, è l’unico comune salentino a celebrare San Lorenzo il 10 Agosto, il santo delle Stelle Cadenti, il protettore. Numerosi i turisti che accorrono in questa cittadina deliziosa che può essere ancora ulteriormente valorizzata,e che offre prospettive di integrazione con altre Regioni, italiane e non.
San Lorenzo protegge bibliotecari, cuochi, librai, pasticceri, vermicellai, pompieri, rosticceri e lavoratori del vetro, anche se poco si sa della sua vita e dei suoi miracoli.
San Lorenzo era originario della Spagna e a Saragozza conobbe il futuro papa Sisto II, colquale si trasferì a Roma. Nel 257 Sisto fu eletto vescovo di Roma, e affidò a Lorenzo il compito di arcidiacono, cioè di responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma. Ma nel 258 l’imperatore Valeriano ordinò che tutti i vescovi, presbiteri e diaconi dovevano essere messi a morte: sorpreso mentre celebrava l’eucaristia nelle catacombe di San Callisto, papa Sisto II fu ucciso il 6 agosto e quattro giorni dopo fu la volta di Lorenzo, che aveva 33 anni.
La notte del 10 agosto, vede scientificamente il passaggio, all’interno dell’orbita visiva terrestre, degli asteroidi della costellazione Perseo, ma per la cittadina di Barbarano, così come accade in numerose altre località, questa notte è dedicata al martirio di San Lorenzo.
Dal III secolo è sepolto nell’omonima basilica a Roma, e le stelle cadenti, secondo un’antica credenza a Barbarano, sono le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio, che vagano eternamente nei cieli, e scendono sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì, creando un’atmosfera magica e carica di speranza.
In questa notte, infatti, si crede si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore di San Lorenzo.
La comunità religiosa di Barbarano, durante il pomeriggio organizza una suggestiva e sentita processione, che vede la partecipazione di numerosi fedeli.La processione possiede un suo cerimoniale rigido sia nella disposizione, sia nel percorso da seguire, il quale si ripete sempre identico dagli antichissimi tempi e ricalca perfettamente l’antico circuito perimetrale della primitiva città.
La statua del santo è seguita da figure religiose e da una moltitudine di musicisti con trombe, tromboni, timpani, oboé, viole, violini ed altri strumenti a corde. Poi viene il popolo che con devozione e rispetto segue il santo fino a sera inoltrata, quando il cielo si riempie di stelle e quando la statua verrà ricondotta nella chiesa Madre di San Lorenzo, da dove è partita.
La Chiesa Madre di San Lorenzo risale alla metà del XVI secolo; una nuova struttura venne innalzata nel 1548 e venne costruita al di fuori del centro, nei pressi della torre fortificata per essere meglio difesa.
La chiesa è molto suggestiva, con le navate laterali nate dall’unione delle cappelle seicentesche e settecentesche e gli altari in stile barocco dedicati a San Lorenzo, alla Madonna del Rosario, alla Madonna Immacolata e a San Francesco d’Assisi.
L’altare di San Lorenzo è di patronato dalla famiglia Capece ed è sormontato da una grande tela del pittore Fra Angelo da Copertino.
Nella tradizione popolare di Barbarano, le stelle del 10 agosto sono anche chiamate fuochi di San Lorenzo, poiché ricordano le scintille provenienti dalla graticola infuocata su cui fu ucciso il martire, poi volate in cielo. Anche se in realtà San Lorenzo non morì bruciato, ma decapitato, nell’immaginario popolare l’idea dei lapilli volati in cielo ha preso piede .
La festa di San Lorenzo a Barbarano, è inserita nella realtà rurale del territorio già da diversi anni, portando allegria per le strade del borgo, con le sue degustazioni gastronomiche che esaltano la tradizione culinaria salentina, con particolare riguardo alla puccia, morbida pagnotta cotta in forno a legna, tagliata a metà e farcita con succulenti prelibatezze, e sempre accompagnata dal vino delle terre del luogo. Per quanto riguarda i dolci, il pasticciotto, dolce salentino per eccellenza, è una squisita pasta frolla ripiena di crema pasticcera, mentre il fruttone è una sua variante con ripieno di pezzettini di confettura di melacotogne, pasta di mandorla sbriciolata, canditi e albume, poi ricoperto con glassa di cioccolato fondente. Non si potrà dunque rinunciare alle innumerevoli prelibatezze che stuzzicheranno la golosità, dolci o salate, apparecchiate su appositi stand lungo le vie del paese. La tradizione di Barbarano in cucina è rinomata e lascia in tutti un piacevole ricordo.
Negli ultimi anni le feste e le sagre in Puglia hanno avuto un tale aumento di interesse da creare un vero e proprio nuovo settore di turismo, quello enogastronomico: partecipare alla festa di San Lorenzo, costituisce una magnifica opportunità per visitare i luoghi più belli del pittoresco borgo salentino, e offre la possibilità assistere a diversi spettacoli e concerti musicali.