A Matino la Chiesa Matrice di San Giorgio è forse la più bella, sicuramente la più frequentata. Altre bellissime costruzioni sacre si ergono nella cittadina, come la Chiesa del Crocefisso, la Chiesa del Carmine e il Santuario dell’Addolorata, ma la Chiesa matrice della metà del XVIII secolo, dedicata a San Giorgio è la più famosa. A dispetto della semplice facciata divisa in tre ordini, l’interno, con pianta a croce latina appare estremamente ricco grazie agli otto altari laterali nel braccio principale, e altri due nel transetto. Di particolare pregio artistico è la statua lignea di San Giorgio ai cui fianchi sono accese due lampade votive in argento. E’ qui che i credenti si raccolgono in preghiera, e colgono diversi aspetti di un fenomeno affascinante e complesso, che tocca stili di vita, modi di pensare, assetti affettivi ed emotivi, pratiche quali la preghiera e la meditazione, la frequentazione regolare di funzioni e celebrazioni religiose, l’abitudine a effettuare esercizi spirituali. Coloro che credono in San Giorgio, in Salento, sono molto numerosi, e la festa del 27 febbraio richiama sempre tante persone.
La festa viene ripetuta anche nel mese di giugno, quando si organizza anche una eccezionale Fiera Mercato con oltre 200 espositori di attrezzature agricole e bestiame, e gli sbandieratori sfilano per le vie del centro storico. La leggenda di San Giorgio, si mescola con la sua vita, e ha origini antiche, nell’epoca delle Crociate, quando si abbellisce dell’episodio del drago e della Fanciulla. La verità storica dice che Giorgio nacque in Palestina intorno al 280 d. C. e fin da giovane aveva appreso l’arte militare …….. La leggenda fiabesca del drago, che viveva in un lago e si nutriva di pecore, vede San Giorgio come protagonista allorchè al drago doveva essere sacrificata la figlia del re; il popolo minacciò d’incendiare il castello, e il vide la figlia portata sulla sponda del lago; passò San Giorgio che domandò alla ragazza il motivo del suo dolore e restò accanto a lei. Giorgio si affidò a Dio e si avventò sul drago e lo ferì profondamente con la sua lancia, portandolo poi in città. Il re voleva donare al salvatore immensi tesori, ma Giorgio distribuì tutto ai poveri. Le rappresentazioni di San Giorgio sono sempre legate al valore militare; o in sella a un cavallo, o armato con lancia con cui ha ucciso il drago, o come portabandiera. Il Santo oltre che guerriero fu anche agricoltore (il nome georgous in greco antico significa appunto contadino).Il culto di San Giorgio tra il IV e il V secolo si diffuse in Oriente, e successivamente nella Georgia e nell’Inghilterra, nazioni da Lui protette. La sua venerazione fu particolarmente viva in Inghilterra, poi giunse in Italia.
In occasione della Festa Patronale, a Matino si organizza una spettacolare processione, alla quale prendono parte numerose persone, oltrechè le autorità civili e religiose. Durante la processione “Intorciata” avviene la consegna delle chiavi della Città da parte del Sindaco al Santo Patrono, sul sagrato della Chiesa. Coloro che credono nei miracoli di San Giorgio, hanno un maggiore sentimento di fiducia nel poter ricevere aiuto. Ilnon poter uscire da una certa situazione viene mitigata, nei credenti in San Giorgio, dal messaggio che si può fidarsi e che quando si è in difficoltà si può chiedere aiuto al Santo, con la preghiera. Tutto questo viene palesemente mostrato durante la festa patronale di San Giorgio, in un contesto di alta suggestione.
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